
Indennità di Avviamento Commerciale: Tutela per il Conduttore nei Contratti di Locazione
Nei contratti di locazione commerciale, quando l’attività dell’inquilino è rivolta al pubblico, la legge prevede una tutela economica specifica a favore del conduttore in caso di mancato rinnovo del contratto da parte del proprietario: si tratta dell’indennità di avviamento commerciale.
Questo diritto, previsto dall’art. 34 della Legge n. 392/1978, ha l’obiettivo di compensare la perdita del valore dell’avviamento, ovvero del legame creato nel tempo tra un’attività e la clientela in un determinato luogo. In altre parole, la legge tutela chi ha investito in un immobile commerciale, attirando clienti e sviluppando l’attività, evitando che venga penalizzato dalla volontà del locatore di non rinnovare il contratto dopo 12 anni.
Quando spetta l’indennità di avviamento?
L’indennità spetta solo se:
- L’immobile è stato locato per attività che prevedono contatto diretto e abituale con il pubblico (es. bar, ristoranti, negozi, parrucchieri, farmacie, ecc.).
- La disdetta del contratto è stata inviata dal locatore al termine del primo ciclo di 6+6 anni (o alla prima scadenza per i contratti di durata diversa).
- L’attività si è svolta continuativamente nei locali per un certo periodo.
L’importo spettante è pari a:
- 18 mensilità dell’ultimo canone per le attività ordinarie;
- 21 mensilità per le attività alberghiere.
È prevista anche un’ulteriore indennità se l’immobile viene affittato entro un anno a una nuova attività simile o affine a quella svolta dal precedente conduttore.

Quando non spetta l’indennità di avviamento?
Il diritto non sussiste nei seguenti casi:
- Se è il conduttore a dare disdetta alla fine del contratto;
- In caso di recesso anticipato da parte del conduttore;
- Se il contratto viene risolto per inadempimento (es. morosità);
- Se l’attività svolta non comportava contatto diretto con il pubblico, come nel caso di uffici interni, magazzini o depositi.
La giurisprudenza ha chiarito che il contatto con il pubblico deve essere significativo, diretto e abituale, non occasionale. In caso di dubbio, è sempre consigliabile una valutazione legale personalizzata.
L’importanza dell’avvocato nella fase di disdetta o rinnovo
Molti imprenditori, alla scadenza del contratto, non sanno di avere diritto a questa indennità o si trovano ad affrontare richieste di rilascio dei locali senza aver negoziato prima alcun indennizzo.
Rivolgersi a un avvocato consente di:
- Verificare se ricorrono i presupposti per ottenere l’indennità
- Inviare una lettera di intervento formale al locatore, con valore legale, per rivendicare il diritto
- Gestire correttamente la fase di rinnovo, disdetta o rilascio dell’immobile
- Avviare, se necessario, una procedura di mediazione obbligatoria (ex D.lgs. 28/2010), evitando il contenzioso giudiziario.
Un supporto legale chiaro e immediato
Lo Studio Legale dell’Avv. Andrea Centi, con sedi a Roma e Fiumicino, offre assistenza completa per l’analisi del contratto commerciale, l’esame dei presupposti per l’indennità di avviamento e l’invio di diffide e lettere legali a tutela del conduttore.
Quanto costa un parere legale su dubbi e controversie relative all’indennità di avviamento commerciale
Puoi ottenere un parere legale scritto e una lettera di intervento al costo fisso di € 150,00 oltre oneri ed accessori di fatturazione.
Ti basterà inviare copia del contratto e dei documenti rilevanti per essere ricontattato rapidamente.