
Mobbing e Straining sul lavoro: riconoscere, prevenire e tutelarsi
Se subisci pressioni psicologiche, isolamento, vessazioni o discriminazioni sul posto di lavoro, potresti essere vittima di mobbing o straining.
Questi comportamenti compromettono la tua dignità e la tua salute psicofisica e, secondo la legge italiana, possono dar luogo a richieste di risarcimento del danno e a procedimenti legali civili o penali.
Che cosa sono il mobbing e lo straining?
Il mobbing è una condotta persecutoria posta in essere con sistematicità da uno o più soggetti all’interno dell’ambiente lavorativo.
Si manifesta attraverso atti ripetuti nel tempo, come isolamento, umiliazioni, attacchi alla reputazione o demansionamenti ingiustificati, finalizzati ad emarginare la vittima.
Il mobbing può essere:
- Verticale (discendente o ascendente): tra datore e dipendente o viceversa;
- Orizzontale: tra colleghi sullo stesso piano gerarchico.
Lo straining, invece, è una forma attenuata di mobbing, che si realizza anche attraverso una sola condotta ostile, purché idonea a creare un ambiente stressogeno e nocivo per il lavoratore.
Anche se meno grave del mobbing, lo straining può comunque generare danni risarcibili, come stabilito dalla Cassazione n. 31912/2024.

I presupposti per ottenere il risarcimento
Affinché si possa configurare una responsabilità datoriale, è necessario che:
- Le condotte siano mirate, frequenti e reiterate;
- Siano poste in essere sul luogo di lavoro;
- Siano riconducibili a un intento persecutorio (unitario disegno vessatorio);
- Abbiano causato un danno alla salute o alla dignità della persona;
- Siano provabili attraverso documentazione o testimonianze.
La Corte di Cassazione ha chiarito, con sentenza n. 10037/2015, che il lavoratore deve dimostrare sette parametri fondamentali, tra cui la sistematicità delle condotte, la loro idoneità a ledere beni tutelati (salute, personalità, dignità), e il nesso causale tra i comportamenti del datore e il danno subito.
Il mobbing può essere anche un reato?
Nonostante il Codice Penale non preveda una fattispecie autonoma di “reato di mobbing”, le condotte mobbizzanti possono rilevare penalmente.
La Cassazione penale, sentenza n. 12827/2022, ha riconosciuto che il comportamento del datore di lavoro vessatorio, preordinato all’isolamento del dipendente, può integrare il reato di atti persecutori ex art. 612-bis c.p. , causando gravi stati di ansia o timore, o l’alterazione delle abitudini di vita della vittima.
Altre ipotesi di reato correlate al mobbing possono includere:
- Violenza privata (art. 610 c.p.);
- Minaccia (art. 612 c.p.);
- Lesioni personali dolose o colpose (art. 582 e 590 c.p.);
- Violenza sessuale (art. 609-bis c.p.);
- Molestia o disturbo (art. 660 c.p.);
- Abuso d’ufficio (art. 323 c.p.) nel pubblico impiego.
Quale risarcimento spetta alla vittima?
La vittima di mobbing o straining ha diritto a:
- Risarcimento patrimoniale per costi medici e mancati guadagni;
- Danno biologico, per le lesioni alla salute accertate clinicamente;
- Danno morale, per il turbamento psichico subito;
- Danno esistenziale, per la compromissione delle relazioni personali o della qualità di vita.
Per ottenere giustizia è fondamentale dimostrare:
- L’esistenza delle condotte vessatorie;
- Il nesso causale con il danno subito;
- L’intento persecutorio del responsabile.
Cosa fare se sei vittima di mobbing o straining?
- Documenta tutto: conserva email, messaggi, ordini di servizio o relazioni.
- Non affrontare da solo la situazione: rivolgiti ad un avvocato esperto in diritto del lavoro.
- Contesta sin dall’inizio le dinamiche disfunzionali.
- Parla con i colleghi (con cautela): altri potrebbero aver subito lo stesso trattamento.
- Chiedi supporto medico: la ASL ha istituito il Centro clinico per la valutazione del disagio lavorativo.
- Valuta una segnalazione formale in azienda, nei limiti di tutela possibile.
Il ruolo dello Studio Legale Centi
Il nostro studio legale assiste lavoratori e lavoratrici in casi di mobbing, straining e discriminazioni sul lavoro, sia in ambito civile che penale.
Valutiamo il caso con attenzione, ti aiutiamo a raccogliere le prove necessarie e intraprendiamo la via legale più adatta, anche con procedimenti d’urgenza o risarcitori.
In caso di atti penalmente rilevanti, ti affianchiamo anche nella presentazione della denuncia penale e nella costituzione di parte civile nel processo.
Difendiamo la tua salute, la tua dignità e i tuoi diritti.