
Assistenza Legale nella Gestione dell’Eredità e nella Tutela dei Diritti degli Eredi
Affrontare una successione ereditaria significa spesso confrontarsi con aspetti giuridici complessi, momenti emotivamente delicati e possibili conflitti tra familiari. Che si tratti di una successione con testamento o di una divisione ereditaria tra più eredi, è fondamentale farsi affiancare da un avvocato esperto in successioni per tutelare i propri diritti e prevenire controversie.
Lo Studio Legale dell’Avv. Andrea Centi, con sedi a Roma e Fiumicino, offre assistenza completa in tutte le fasi della gestione dell’eredità, dalla redazione di un testamento fino all’eventuale divisione giudiziale dei beni.
Successione legittima e successione testamentaria
Nel nostro ordinamento la successione può avvenire in due modalità:
- Successione testamentaria, quando il defunto ha redatto un testamento in vita, individuando i propri eredi e le relative quote;
- Successione legittima (o ex lege), quando manca un testamento. In questo caso, è la legge a stabilire chi ha diritto all’eredità e in che misura.
Nel caso di successione ex lege, l’eredità è devoluta secondo l’ordine indicato dal Codice Civile: coniuge, figli, genitori, fratelli/sorelle, fino al sesto grado di parentela. Se non ci sono parenti, il patrimonio passa allo Stato.

Quote ereditarie e legittimari: come si calcola la legittima
Nel diritto delle successioni è fondamentale distinguere tra eredi legittimi ed eredi legittimari.
Chi sono gli eredi legittimi
Gli eredi legittimi sono quelli che ereditano in assenza di testamento, secondo le regole della successione legittima stabilite dal Codice Civile (es. coniuge, figli, genitori, fratelli, parenti entro il sesto grado).
Chi sono gli eredi legittimari
Gli eredi legittimari, invece, sono una categoria ristretta di soggetti — coniuge, figli (o in assenza i genitori) — che la legge tutela in modo particolare: a loro spetta sempre una quota di riserva (o quota di legittima) anche contro la volontà del defunto.
Questa quota è inderogabile: se nel testamento è stata attribuita una parte minore o addirittura nulla ai legittimari, essi possono agire in giudizio con l’azione di riduzione per ottenere quanto spetta loro.
Le quote di legittima variano a seconda della composizione familiare al momento della morte:
- Coniuge e un figlio: ½ al coniuge e ½ al figlio (legittima: ½ ciascuno);
- Coniuge e più figli: ⅓ al coniuge, ⅔ divisi tra i figli;
- Solo figli: ⅔ dell’eredità da dividersi in parti uguali;
- Solo coniuge: ½;
- Coniuge e ascendenti (se non ci sono figli): ½ al coniuge e ¼ agli ascendenti;
- Solo ascendenti: ⅓ dell’eredità.
Il restante patrimonio può essere lasciato liberamente ad altri soggetti (la cosiddetta quota disponibile), ma non può mai comprimere la legittima. Se ciò avviene, il legittimario può impugnare le disposizioni lesive e chiedere la reintegrazione della propria quota.
Cosa accade in caso di lesione della legittima?
Se il testatore, ossia colui che fa o ha fatto testamento, ha leso i diritti dei legittimari — assegnando quote inferiori o escludendoli del tutto — è possibile agire giudizialmente con una azione di riduzione che serve a ricondurre le disposizioni testamentarie entro i limiti di legge e reintegrare la quota spettante ai legittimari.
Collazione ereditaria
È l’obbligo, per gli eredi legittimari, di conferire alla massa ereditaria le donazioni ricevute in vita dal defunto, per calcolare correttamente le quote e riequilibrare la divisione.
Divisione ereditaria: come si scioglie la comunione tra eredi
Quando più soggetti ereditano, si crea una comunione ereditaria su tutto il patrimonio. Ciascun coerede ha diritto a una quota ideale su tutti i beni, ma non ne è titolare esclusivo finché non si procede con una divisione ereditaria.
La divisione può avvenire:
- In via contrattuale, con un accordo amichevole tra gli eredi, formalizzato con atto notarile;
- Per disposizione testamentaria, se il defunto ha già diviso i beni tra gli eredi;
- Per via giudiziale, quando non c’è accordo tra le parti e si ricorre al Tribunale.
In tutti i casi, lo scopo è attribuire a ciascun erede beni materiali corrispondenti alla propria quota.
Mediazione obbligatoria nelle successioni
Quando vi è disaccordo tra gli eredi sulla divisione, prima di iniziare una causa è obbligatorio provare un tentativo di mediazione civile. Questo procedimento, disciplinato dal D.lgs. 28/2010, ha l’obiettivo di favorire un accordo extragiudiziale evitando tempi lunghi e costi elevati del giudizio.
Lo Studio Legale Avv. Andrea Centi offre assistenza sia nella fase di mediazione obbligatoria, sia nell’eventuale contenzioso successorio, tutelando l’interesse del cliente in ogni sede.
Quando rivolgersi a un avvocato per successioni e divisioni ereditarie
Se devi affrontare una successione ereditaria o se sei coinvolto in una comunione ereditaria con altri familiari, è consigliabile rivolgerti a un avvocato specializzato in diritto delle successioni nei seguenti casi:
- Vuoi far valere i tuoi diritti di legittimario;
- Hai ricevuto una quota inferiore a quanto previsto dalla legge;
- Devi contestare un testamento o una donazione lesiva;
- Vuoi sciogliere la comunione ereditaria o avviare una divisione;
- Vuoi tutelarti in una fase di mediazione o in un giudizio civile.
Lo Studio Legale Andrea Centi è al tuo fianco con competenza, chiarezza e tempi certi, per guidarti passo dopo passo nella gestione dell’eredità.
FAQ – Successioni e Divisioni Ereditarie
Chi sono gli eredi legittimari?
Gli eredi legittimari sono i soggetti ai quali la legge riserva sempre una quota dell’eredità, anche contro la volontà espressa nel testamento. Si tratta del coniuge, dei figli e, in mancanza di questi, degli ascendenti (genitori e nonni).
Cosa succede se un testamento esclude un erede legittimario?
Se un erede legittimario è escluso o riceve una quota inferiore a quella prevista dalla legge, può agire in giudizio con la azione di riduzione per reintegrare la propria quota di legittima.
Posso accettare solo una parte dell’eredità?
No. L’accettazione dell’eredità è globale, e comprende sia i beni che gli eventuali debiti. Tuttavia, puoi scegliere di accettare con beneficio di inventario per separare il tuo patrimonio da quello del defunto e limitare la responsabilità solo nei limiti dell’attivo ereditario.
Quali sono le quote spettanti in assenza di testamento?
Dipende dai soggetti in vita. Per esempio:
- Coniuge + 1 figlio → ½ ciascuno;
- Coniuge + più figli → ⅓ al coniuge e ⅔ ai figli;
- Solo coniuge → 100%;
- Solo figli → 100% diviso in parti uguali.
Cosa succede se gli eredi non trovano un accordo per la divisione?
In assenza di accordo tra gli eredi, si può procedere con una divisione ereditaria giudiziale, ma prima è necessario provare il tentativo obbligatorio di mediazione. Solo in caso di fallimento della mediazione, si potrà ricorrere al Tribunale.
Come si fa una divisione ereditaria?
La divisione può avvenire:
- Per testamento, se il defunto ha già assegnato i beni;
- Per accordo tra gli eredi, con atto notarile;
- Per via giudiziale, su decisione del giudice, in caso di disaccordo.